ผู้ก่อการร้าย Poo kor karn rai (2011)
Regia Thunska Pansittivorakul
Producer Jürgen Brüning
Co-producer: Thunska Pansittivorakul
Un segmento del film include una storia di Panu Trivej
Fotografia Thunska Pansittivorakul, Samart Suwannarat
Suono Nopawat Likhitwong, Sarunyu Nernsai
Durata 103′
Festivals
2011 The 61st Berlinale, Germany
2011 The 13rd Buenos Aires Festival International de Cine Independente, Argentina
2011 The 2nd Distrital Cine Y Otros Mundos, Mexico
2011 The 6th Tel Aviv International LGBT Film Festival, Israel
2011 The 5th Cinema Digital Seoul Film Festival, South Korea
2011 The 11th Era New Horizons International Film Festival Wroclaw, Poland
2011 The 32nd Durban International Film Festival, South Africa
2011 The 15th Queer Lisboa, Portugal
2011 The 3rd DMZ Korean International Documentary Festival, South Korea
2011 The 17th Festival de Film LGBT de Paris, France
2011 The 40th Festival Du Nouveau Cinema Montreal, Canada
2011 The 6th Porn Film Festival Berlin, Germany
2011 Festival Cine//B-4, Chile
2011 The 29th Torino Film Festival, Italy
Un manto nero di oblio, soppressione e copertura è sceso sugli eventi che si sono svolti a Bangkok nella primavera del 2010. Nero come la completa oscurità della notte su cui il film si apre. Due uomini parlano su una barca da pesca. Si sente più di quanto si veda che l’acqua del mare intorno a loro è calda e liscia, brulicante di pesci dai colori vivaci. Di notte anche la piantagione di gomma appare allettante e ricca di segreti, finché non si accendono i turbolenti ricordi del sanguinoso massacro. Il film è nato da uno stato di shock – generato dalle notizie, dalla successiva repressione esercitata nel regno autoritario ma anche della passività debilitante che ha seguito la rivolta democratica delle Camicie Rosse. È un’analisi personale e radicale in 17 episodi. Una protesta rabbiosa sotto forma di diario, dove resistenza sessuale e fantasie erotiche sono giustapposte a un rovistare ragionato attraverso l’album di famiglia del regista, creando un disorientante pamphlet. Da ragazzino negli anni ’70, Thunska è già costretto a fuggire da Bangkok per il sud con sua madre. Il film pone domande senza conoscere le risposte, fornendo una visione insolita su una società estremamente traumatizzata.
Thunska Pansittivorakul nasce a Bangkok nel 1973. Durante gli studi universitari, sviluppa un profondo interesse per il cinema, Successivamente prende parte a uno stage presso la Thai Film Foundation, scrive articoli di critica cinematografica per le riviste specializzate Thai: Film Quarterly e Bioscope e realizza cortometraggi.
Nel 2004 vince il primo premio alla quarta edizione del TIDF con il documentario Happy Berry. Nel 2005, partecipa al prestigioso Busan International film festival, conquistando il premio Busan Promotion Plan con il progetto Hearthbreak Pavilion. Nel 2007, l’Ufficio per l’arte contemporanea del Ministero della Cultura tailandese, gli conferisce il premio Silpathorn.
Contemporaneamente tiene corsi di cinema all’Università di Bangkok. Il 2008 segna il momento in cui il regista dichiara apertamente il suo dissenso verso la politica operata dallo stato tailandese, il suo ultimo film This Area Is Under Quarantine viene così censurato.
Nel 2009 inizia la proficua collaborazione con il produttore tedesco Jürghen Brüning. Durante questo periodo Pansittivorakul realizza The Terrorist, proiettato in anteprima mondiale alla 61° edizione del Berlin International Film Festival, e Supernatural che esordisce al 43° International Film Festival di Rotterdam.
Nel 2012 fonda la casa di produzione Sleep of the Reason Film, realizza e produce così film che esprimono un forte dissenso politico, incentrati spesso sul tema della repressione e della violazione dei diritti umani nel suo paese, rispondendo in prima persona alle severe leggi della censura tailandese.
In collaborazione con Harit Srikhao dirige Spacetime (2015) e Homogeneous, Empty Time (2017).