ACROSS ASIA FILM FESTIVAL
GHOSTS of ASIA
Cagliari 8 – 10 Dicembre 2018
AAFF è un festival di cinema internazionale incentrato sui linguaggi più innovativi della scena asiatica contemporanea che dedica la sua programmazione alle scene indipendenti e al cinema arthouse attraverso focus su movimenti e aree geografiche specifiche.
Punto di osservazione privilegiato sull’Asia e sulle sue rappresentazioni, mostra lo sguardo non convenzionale di registi underground e indipendenti, che spesso affrontano grandi difficoltà nella distribuzione dei loro lavori.
Across Asia Film Festival torna nel 2018 con un progetto ampio che indaga la produzione del Sud Est Asiatico: Ghosts of Asia. Una panoramica sui “fantasmi” che riemergono da vecchi e nuovi colonialismi mostra un’area del mondo fragile, protagonista di un’esponenziale trasformazione, che subisce gli effetti disastrosi del cambiamento climatico, le nuove schiavitù dell’economia neoliberista, la disgregazione del tessuto culturale e sociale. Il cinema indipendente, seppur spesso sottoposto alle censure governative, rappresenta un importante strumento di critica e un testimone fondamentale del reale. Estremamente variegato e prolifico a dispetto delle complesse condizioni economiche e politiche in cui viene prodotto, riporta alla luce la storia non scritta, aprendo un confronto con il tema della censura governativa, dei diritti umani, delle lotte lgbt, delle rotte del lavoro e delle nuove schiavitù.
Una rivendicazione del diritto all’opacità è espressa dalle produzioni presentate, immerse in una materia oscura, malarica, da cui affiorano visioni che fanno riemergere il peso della storia, la fragilità della memoria, la repressione silenziosa delle diversità.
Diverse le prime italiane di film – espressione della New Wave Filippina, dei linguaggi pop e queer thailandesi, fino al celebre cinema notturno e weird giapponese – e gli ospiti internazionali – come il regista thailandese Thunska Pansittivorakul, censurato in patria per le sue opere, il pluripremiato regista filippino Khavn De La Cruz, insieme alla sceneggiatrice e produttrice Achinette Villamor, vincitrice del FAMAS Awards 2018, il regista e danzatore buto Masaki Iwana – che animeranno per otto giorni il programma del Festival fra proiezioni, incontri, masterclass, sonorizzazioni, workshop diffusi in tutta la città.
Protagoniste dell’indagine sul Sud Est Asiatico saranno le cinematografie di Thailandia e Filippine, cui si aggiungono Singapore, Indonesia. Saranno presentati inoltre film da Cina e alcuni capolavori del cinema oscuro e sperimentale giapponese.
Tra le novità dell’edizione 2018 l’inserimento, per la prima volta, di una sezione dedicata alle arti visive in occasione delle Celebrazioni dei 100 anni della nascita della collezione del Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu. Accanto a incontri, convegni e riflessioni sull’incontro culturale tra Oriente e Occidente, il Museo dialogherà con il festival attraverso l’esposizione di un percorso di arti contemporanee che utilizzano il cinema sperimentale e il video come linguaggi privilegiati. Tra gli artisti presentati, per la prima volta in Italia, i thailandesi Jakrawal Nilthamrong e Taiki Sakpisit.