Titolo originale 为父
Regia: Ian Yang
Anno: 2013
Durata: 25′
Sceneggiatua: Ian Yang
Produzione: Ian Yang
Fotografia: Ian Yang
Production Design: Amer
Suono: He Bochen
Musiche: Yang Chen
Montaggio: Chen Chen
Attori:Wu Youcai,Cao cheng
Formato:Digital HD
Lingua: Dialetto Wuhan
Sottotitoli: Cinese, inglese, italiano
Genere: Cortometraggio di finizione
Sinossi
Un padre che ha abbandonato il proprio figlio per 10 anni viene informato che questo è stato esplulso dalla scuola.
I due vorrebbero riavvicinarsi ma il padre non riesce a comprendere il mondo in cui vive suo figlio.
Poichè muto, Il più grande dispiacere del padre è quello di non poter esprimere le proprie emozioni.
Bio-filmografia
Ian Yang si laurea in Regia presso la Film Academy di Pechino.
Il suo lavoro Song Chen è stato proiettato nella Sezione cortometraggio della nona edizione del China Independent Film Festival.
Note di regia
Questa storia racconta di come un padre cerchi riavvicinarsi a suo figlio.
Ormai cinquantenne, povero e vile non riesce più a comprendere il teenager problematico, ma prova con ogni suo mezzo a migliorare il suo rapporto con lui.
Nonostante gli sforzi sembra che non sia comunque in grado di esprimere, di capire, di sfondare quella gabbia costruita per due.
Il padre crede che i problem di suo figlio siano in qualche modo correlati a suo abbandono, e ha inizio così un ciclo di morte.
Alla fine del film il padre capisce che l’unico modo di risolvere il problema è quello di comprendere suo figlio, ed esser nuovamente padre.
Questo è ciò di cui volevo parlare: non c’è niente di male nell’incarnare l’amore attraverso il male, poichè, in questo caso, lo trascende in un lampo.