Across Asia Film Festival presenta per il Nuovo Armenia una selezione dei film proiettati nella sua ultima edizione, dedicata al cinema indipendente e underground giapponese:
il 10 settembre apre con una serata completamente dedicata al Giappone e alle sue scene indipendenti con 4 cortometraggi,:il film di Yu Araki Honeymoon, già presentato ad Across Asia Film Festival, in concorso al Festival International de Cinéma de Marseille (FIDMarseille). A questo si unisce la Trilogia della Resurrezione del controverso regista Toshiaki Toyoda comprendente i film Wolf’s Calling, Day of Destruction, Go Seppuku Yourselves.
L’11 settembre viene presentata The Night of the living soundtracks, realizzata attraverso una collaborazione tra Across Asia FF, Nuovo Armenia e NAO Performing Festival, con il capolavoro del cinema d’avanguardia giapponese A Page of Madness di Teinosuke Kinugasa (1926), sonorizzato dal vivo da Mike Cooper, musicista inglese, pioniere della musica improvvisata, esploratore di suoni, culture e paesaggi, orientali e non, che assembla e ricompone con un approccio non coloniale. Cooper lavora sulla natura includendo non solo suoni ma anche visioni, rumori accidentali, storie, tradizioni che si articolano in una forma visionaria.
Honeymoon
di Yu Araki, Giappone, 2021, 29′
Girato in stile Ozu, in una casa tradizionale giapponese, filmata in inquadrature frontali, il film con una colonna sonora costruita con gli archivi dell’allunaggio dell’Apollo 11, mixa elementi di fantascienza a una riflessione sull’esotismo e sulla migrazione delle culture, in una decostruzione di quel fenomeno culturale nato in Europa del XIX e dell’inizio del XX secolo dalla fascinazione per il Giappone.
TRILOGIA DELLA RESURREZIONE di Toshiaki Toyoda
Wolf’s Calling – Day of Destruction – Go Seppuku Yourselves
A tutti gli effetti, Toshiaki Toyoda dovrebbe mangiare alla stessa tavola di Sion Sono e Takeshi Mike. Ma nonostante sia stato uno dei registi più interessanti della sua generazione alla fine degli anni ’90, l’autore nato a Osaka nel 1969 si è trovato su una traiettoria diversa rispetto ai suoi contemporanei più riconoscibili.
Nel 2019 inizia la sua Trilogia della Resurrezione, presentata qui nella sua completezza, per la prima volta in Italia. Una critica politica, un urlo di dolore e di rivolta sullo sfondo di un’epidemia, che guarda alla recente storia e alle responsabilità politiche del governo giapponese.
— Wolf’s calling, 16’, 2019 (Giappone)
Una ragazza trova una vecchia pistola nella sua soffitta e l’oggetto simbolico evoca una scena mistica di samurai che si riuniscono nel santuario di Kasosan, nella prefettura di Tochigi.
— Day of destruction, 56’, 2020 (Giappone)
Sette anni fa, nelle profondità di una miniera di carbone rurale, è stato trovato un misterioso mostro. Da allora, le voci di una pestilenza si diffondono nella piccola città e la gente sperimenta un’inspiegabile malattia mentale.
—Go Seppuku Yourselves, 26’, 2021 (Giappone)
Ultimo cortometraggio della Trilogia della resurrezione è stato distribuito solo pochi mesi fa a Tokyo e, pur essendo di breve durata, ha un impatto profondo. Prendendo di mira le autorità per la loro presunta cattiva gestione della pandemia di coronavirus, questo film d’epoca a sfondo politico non fa prigionieri.